ADEGUAMENTO LITURGICO
luogo | Acerra (Napoli) | |
banditore | Diocesi di Acerra | |
pubblicazione | 2010 | |
tipologia | Concorso nazionale | |
gruppo di lavoro | arch. Massimiliano Valdinoci (capogruppo), arch. Maicher Biagini, Goffredo Boselli (liturgista), Ettore Napione (medievalista),Hermann Josef Runggaldier (artista), Maria Valli (artista) |
Il progetto si proponeva di adeguare lo spazio liturgico della cattedrale di Acerra secondo le ultime disposizioni in materia.
I due poli fondamentali, altare e ambone, erano posti in maggiore prossimità con l’assemblea rispetto all’assetto tridentino, pur non rinunciando alla necessaria distinzione e articolazione dei due luoghi celebrativi rispetto all’insieme dello spazio liturgico. La richiesta di adeguare lo spazio interno alle acquisizioni dell’ultima riforma liturgica è stata dunque guidata, sin dall’inizio, da due suggestioni dominanti: da un lato la necessità di evidenziare anche fisicamente i due momenti celebrativi della liturgia della Parola e di quella Eucaristica, consentendo un’attuazione più dinamica del rito, dall’altro favorire la partecipazione dell’assemblea celebrante.
In questa logica la proposta progettuale non attinge alla diffusa tipologia del presbiterio onni-comprensivo, ma descrive piuttosto un sistema di luoghi interconnessi e gerarchicamente ordinati.Ciascuno dei nuovi poli liturgici è collocato in modo tale da favorire un più diretto contatto con l’assemblea, e tuttavia evita quell’eccesso di “prossimità” che oltre a risultare omologante, può fortemente ostacolare, laddove i fedeli siano particolarmente numerosi, il dinamismo della celebrazione. Per questo nel complesso, i tre luoghi liturgici definiscono e abbracciano un ampio “nucleo”, un’estesa superficie, individuata dal grande e pregevole rosone pavimentale, posto sotto la cupola. L’area diventa il palcoscenico della celebrazione e cuore pulsante di una liturgia viva in cui il sacro irrompe legando indissolubilmente anche il “basso e l’alto”, il cielo e la terra.